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LE METEORE
Dal vocabolario Treccani:
"metèora s. f. [dal gr. μετέωρα, neutro pl. dell’agg. μετέωρος «che sta in alto nell’aria»]. – Genericamente, ogni fenomeno che si verifica nell’atmosfera terrestre: m. acquee, la pioggia, la neve e la grandine (dette anche, con senso più ampio, idrometeore); m. aeree, i venti; m. di condensazione, le nubi o la nebbia; m. elettriche, i fulmini; m. luminose, le stelle cadenti, l’aurora polare, l’arcobaleno. "
idrometeore, costituite da particelle di acqua liquida o solida in sospensione nell'atmosfera o precipitanti in seno ad essa; ovvero sollevate dalla superficie terrestre per azione del vento o depositate su oggetti che si trovano al suolo o nella libera atmosfera;
litometeore, costituite da particelle solide, materiali (ad esclusione del ghiaccio) che si trovano per lo più in sospensione nell'atmosfera o sollevate dal suolo dal vento;
fotometeore, costituite da fenomeni luminosi prodotti da riflessione, rifrazione, diffrazione o interferenza della luce solare o lunare;
elettrometeore, cioè manifestazioni visibili o udibili dell'elettricità atmosferica.
Nube (cloud, nuage, wolke, nube)
Una nube è un idrometeore costituito da minuscole particelle di acqua
liquida o ghiaccio, o di entrambi, sospese nell'atmosfera e di solito non
toccano il suolo. Può anche includere particelle più grandi di acqua liquida o
ghiaccio, nonché particelle liquide o solide non acquose come quelle presenti
nei fumi, nel fumo o nella polvere (1).
Pioggia (rain, pluie, Regen, lluvia):
precipitazione di gocce d'acqua (allo stato liquido) aventi diametro superiore a
0,5 mm o di gocce più piccole ma sparse. Nel caso di precipitazione a carattere
di rovescio (shower, averse, Regenschauer, aguacero), il diametro delle gocce è
compreso tra 2 e 7 mm.
Pioggia congelantesi: pioggia le cui gocce si congelano al contatto del suolo o
di oggetti sulla superficie terrestre.
Pioviggine o acquerugiola (drizzle, bruine,
Nieseln, llovizna):
precipitazione piuttosto uniforme costituita esclusivamente da minutissime gocce
d'acqua (di diametro inferiore a 0,5 mm) molto fitte. Sembrano galleggiare
nell'aria rendendo pertanto visibili anche i più deboli movimenti dell'aria. La
pioviggine proviene da una distesa bassa, continua, densa di strati che può
anche toccare il suolo originando quindi la nebbia.
Neve (snow, neige, Schnee, nieve):
precipitazione di cristalli di ghiaccio, ramificati o stellati, talvolta
mescolati con cristalli di ghiaccio non ramificati. A temperature superiori a -5
°C i cristalli sono generalmente agglomerati in fiocchi.
Pioggia mista a neve (sleet, rain and snow,
pellets of ice;
neige et pluie melées; Regenschnee; agua nieve):
precipitazione costituita da neve e pioggia ovvero da pioggia gelata o la
pioggia gelata sotto forma di pezzetti di ghiaccio trasparente.
Neve tonda (soft hail, neige roulée,
Reifgraupeln, granizo blando):
granelli di ghiaccio opachi e bianchi, sferici o talvolta conici, con dianetro
da 2 a 5 mm circa, facilmente comprimibili.
Nevischio o neve granulosa fine (granular snow,
neige en grains o neige granulaire, Griesel, nieve granulada):
piccoli granuli bianchi, opachi, per lo più appiattiti, oblunghi, di piccole
dimensioni (inferiore al millimetro). Non rimbalzano e non si frantumano cadendo
sul terreno duro. Tale meteora proviene da strati; la sua quantità è debole. In
un certo senso il nevischio costituisce la precipitazione solida corrispondente
alla pioviggine.
Gragnola (gragnuola) o granuli di ghiaccio (grains
of ice, grains de glace, Eiskörnchen, granizo pequeño):
granuli trasparenti o translucidi, sferici o irregolari, duri, con diametro
minore o al più uguale a 5 mm. Quando cadono su terreno duro rimbazano
producendo al momento dell'impatto un suono caratteristico.
Grandine (hail, grêle, Hagel, granizo):
globuli o pezzi di ghiaccio (chicchi) con diametro variabile da 5 a 50 mm che
cadono separatamente ovvero agglomerati in pezzi più grandi e irregolari. La
grandine cade per lo più durante temporali violenti e di lunga durata, molto
raramente con temperatura sotto lo 0 °C.
Prismi o aghi di ghiaccio (ice needles, prismes
de glace, Eisnadeln, agujas de hielo):
cristalli di ghiaccio non ramificati a forma di aghi così piccoli da sembrare
sospesi nell'atmosfera. Questi cristalli possono cadere da una nube oppure
presentarsi con tempo stabile e molto freddo in un cielo senza nubi, e diventare
visibili quando brillano al sole (formano la così detta polvere di diamante).
Nebbia (fog, brouillard, Nebel, niebla):
sospensione di piccolissime gocce d'acqua spesso visibili individualmente. Per
convenzione internazionale la visibilità orizzontale deve risultare inferiore a
1 chilometro. Per la formazione della nebbia è necessaria un'umidità relativa
molto alta; l'aria nebbiosa dà pertanto una sensazione di freddo e di umido.
Foschia, bruma (mist, brume, Dunst, neblina):
sospensione di goccioline microscopiche. Le goccioline sospese sono più piccole
e più disperse che nel caso della nebbia; pertanto la visibilità orizzontale si
mantiene superiore a 1 chilometro. La foschia appare per lo più grigiastra e
poiché l'umidità relativa non è molto alta, con tale meteora, la sensazione di
umido e di freddo è minore che in caso di nebbia.
Scaccianeve (drifting snow, chasse-neige,
Schneetreiben, ventisca de nieve):
neve sollevata dal suolo da un vento sufficientemente forte e turbinoso. Non si
tratta pertanto di una vera e propria precipitazione. Per solito si distinguono
due tipi di scaccianeve: scaccianeve basso, quando la neve è sollevata a piccola
altezza dal suolo; scaccianeve alto, quando la neve viene sollevata a una
altezza tale da ridurre notevolmente la visibilità verticale.
Rugiada (dew, rosée, Tau, rocìo):
deposito di gocce d'acqua, per condensazione diretta del vapore acqueo contenuto
nell'aria, su superfici più fredde dell'aria ambiente.
Brina (hoarfrost, gelée bianche, Reif, helada
blanca):
deposito di ghiaccio dall'aspetto cristallino generalmente a forma di scaglie,
aghi, piume. Si forma come la rugiada ma con temperatura inferiore a O °C.
Galaverna (soft rime, givre mou, Rauhreif,
escarcha):
deposito di ghiaccio prodotto per congelamento rapido di piccolissime gocce
sopraffuse di nebbia o di foschia specialmente su superfici verticali, sulle
punte e sugli spigoli degli oggetti. Sul lato esposto al vento la galaverna può
accumularsi in modo tale da formare uno strato di grande spessore.
Calabrosa (hard rime, givre dur, Rauhfrost,
escarcha dura):
strato di ghiaccio che si forma per solidificazione immediata di goccioline
d'acqua generalmente grosse di nebbia. Si presenta più o meno omogeneo,
semitrasparente, molto tenace.
Vetrone, gelicidio (glazed frost, verglas,
Glatteis, hielo vidriado):
strato di ghiaccio più o meno trasparente e omogeneo che si forma su superfici a
temperature superiori a O °C colpite da pioggia o pioviggine sopraffuse (cioè
gocce d'acqua a temperatura inferiore a O °C). Si forma anche quando la pioggia
o la pioviggine colpisce superfici molto fredde (a tempemperature inferiori a O
°C).
Tromba (spout, trombe, Hose, tromba):
colonna nuvolosa o cono rovesciato a forma di imbuto, accompagnato da vento
vorticoso, che scende dalla base di un cumulonembo e raggiunge spesso la
superficie terrestre.
Caligine (haze, brume sèche, Höhenrauch, calina):
sospensione nell'atmosfera di particelle secche, solide, come polvere finissima
o sali, estremamente piccole, invisibili a occhio nudo, ma nel loro insieme tali
da ridurre la visibilità e conferire all'aria un aspetto opalescente.
Tempesta di polvere o tempesta di sabbia (duststorm,
tempête de poussiè¬re ou de sable, Saubsturm, tormenta de polvo o tempestad de
arena):
insieme di particelle di polvere o di sabbia energicamente sollevate da un vento
violento e turbinoso fino a grande altezza. La parte inferiore di una tempesta
di polvere o di sabbia può assumere l'aspetto di una gigantesca muraglia detta
«muro di polvere» o «muro di sabbia».
Alone (halo, halo, Halo, halo):
anello, arco luminoso che circonda il sole o la luna, dovuto alla rifrazione e
riflessione della luce dei due astri su cristalli di ghiaccio in sospensione
nell'atmosfera costituenti per lo più un sottile velo di cirrostrati.
L'alone più frequente è un anello con centro il sole o la luna e raggio di circa
22° (piccolo alone); biancastro, presenta talvolta una colorazione rossastra
all'interno, e più raramente una violetta all'esterno.
Corona solare o lunare (solar or lunar corona,
couronne, Sonnenkranz o Mondkranz, corona):
serie di uno o più anelli con i colori dell'arcobaleno (il rosso all'esterno)
aventi il centro nel sole e nella luna, e di raggio relativamente piccolo. Le
corone sono dovute alla diffrazione della luce dell'astro sulle goccioline di
una nube sottile.
Iridescenza (iridescence, irisation, Schillern,
iridiscencia):
colorazione che si osserva nelle nubi per lo più su delicati toni verdi o rosa.
Gloria (glory, gioire, Gloria, corona de Ulloa):
una o più serie di anelli colorati che un osservatore può vedere intorno alla
propria ombra su una nube costituita da goccioline d'acqua o su nebbia. Quando
la nube è abbastanza vicina, l'ombra è piuttosto grande; in questo caso il
fenomeno va sotto il nome di spettro di Brocken, sia
o no circondato da gloria.
Arcobaleno (rainbow, arc-en-ciel, Regenbogen,
arco iris):
insieme di archi colorati dal violetto al rosso, prodotti dalla luce solare su
uno schermo di gocce d'acqua. Nell'arcobaleno principale il violetto è
all'interno e il rosso all'esterno; nell'arcobaleno secondario viceversa.
Temporale (thunderstorm, orage, Gewitter,
tormenta):
è definito dalla percezione del lampo e congiuntamente dal rumore secco sordo
del tuono. Si distinguono tre tipi principali di scariche elettriche: scariche
interne, comunemente dette lampi, diffuse all'interno di una nube temporalesca;
scariche aeree, che non raggiungono il suolo da una nube all'altra; scariche al
suolo, comunemente dette fulmini, che si producono tra una nube e il suolo.
Fuochi di S. Elmo (S. Elmo's fire, feu S. Elme,
Elmsfeuer, fuego de Santelmo):
scarica elettrica luminosa nell'atmosfera, più o meno continua, di piccola o
moderata intensità. Questa scarica proviene da oggetti elevati sulla superficie
terrestre (parafulmini, anemometri, ecc.) o da aeroplani in volo (eliche,
estremità delle ali, ecc.).
Aurora polare (Polar
aurora, aurore polaire, Polarlichter, Aurora polar)
L'aurora è una manifestazione visibile di particelle
solari caricate elettricamente incanalate dal campo
magnetico terrestre che agiscono sui gas rarefatti
dell'alta atmosfera. (1)
Definizioni tratte da:
CHE TEMPO FARA'
di: Edmondo Bernacca
Edito da: Arnoldo Mondadori Editore
Collana: Oscar Mondadori 53
1) Definizioni tratte da:
Manual on the Observation of Clouds and Other Meteors
Worl Meteorological Organization