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IL NUOVO ATLANTE DELLE NUBI
Era il lontano gennaio 2004 quando pubblicammo la prima edizione dell’Atlante delle nubi, all’epoca non esisteva ancora la fibra ottica, né tantomeno gli smart phone, internet era ancora lenta e non era possibile pubblicare immagini ad alta risoluzione, le immagini che pubblicammo all’epoca erano già al limite della dimensione accettabile, più grandi ci sarebbe voluto troppo tempo per caricarle e vederle.
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale era presente solo con un atlante cartaceo di difficile reperibilità, questo in particolare ci spinse a pubblicare un atlante in internet.
Sono passati 19 anni, e l’OMM ha pubblicato le direttive per la classificazione delle nubi, nel mentre sono state introdotte diverse nuove specie e varietà, definite come “Nubi speciali”.
Ma la ragione principale che ci ha spinto ad una nuova versione dell’Atlante è il voler dare una impronta didattica, non soltanto presentare l’immagine di una nube con l’esatta classificazione, ma anche con la descrizione del perché è stata classificata in quel modo, ma non solo, secondo le direttive del OMM tutte le nubi significative presenti nell’immagine devono essere descritte, così troverete per ogni nube una descrizione dettagliata della sua classificazione e delle altre nubi intorno ad essa.
L’attuale classificazione definita in: genere, specie e varietà, è nata nel 1803, ad opera del farmacista inglese Luke Howard, ma come sappiamo, ogni nube è deversa da un’altra, anche se sono della stessa specie e varietà, di conseguenza è facile confonderle.
Per questo motivo troverete per ogni specie molte immagini di nubi, in modo da poterne valutare i vari aspetti.
Di alcune nubi rare ne troverete poche o soltanto una, ma col tempo speriamo di implementarne altre.
Un’altra novità importante è la fruibilità dell’atlante con qualunque device, dal PC desktop, ai tablet, agli smart phone, ecc., chiunque con qualunque device può consultare l’atlante.
La grafica è stata totalmente rifatta e resa coerente con quella della Rivista.
La parte teorica della classificazione delle nubi è stata conservata perché l’abbiano ritenuta ancora valida, anche se rivista e implementata con le nuove specie e varietà.